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testo di Massimo Di Marco

Ada Falcon

ada falcon

Ada Falcòn

Scomparsa a 97 anni l'Emperatriz del Tango che aveva stregato Francisco Canaro.
Storia di una pistola, una parrucca, un diario scomparso.

canzoni argentine Aveva due sorelline più grandi, Amanda e Adhelma. Tutte e tre avevano un destino comune, il canto nello scenario un po' magico del tango che attorno al 1925 era grande quanto l'intera Buenos Aires.

Ada Elsa Aìda è nata il 17 agosto del 1905 nel cuore della città, un nome che iniziasse con la lettera " A" è stato un tributo dovuto ad un tipo di madre che mescolava capricci all'istinto di farsi notare in prima persona e attraverso le figlie. Amanda canticchiava ma era un po' stonata, Adhelma aveva una bella voce con la quale è arrivata ad incidere tre dischi, Ada aveva una voce incantevole e due grandi occhi verdi che sono stati la felicità e l'infelicità della sua vita sentimentale. La famiglia Falcòn era ben messa economicamente, bella casa arredata con cura, abiti eleganti. Del Señor Falcon non si hanno notizie, è come se non fosse mai esistito.

Però si sa qualcosa del padre di Ada, un certo Miguel Nazar Anchorena che aveva avuto per "Mamita" una passione folle quanto, non per sua colpa, brevissima. "Mamita" infatti era incinta quando Don Miguel è partito per Parigi dove è morto qualche settimana dopo di cancro. Per l'educazione al canto delle figlie la madre aveva investito una cifra considerevole.

Ada non l'ha fatta aspettare troppo, a cinque anni ha debuttato davanti al pubblico della Sociedad de San Vicente de Paul come "La Joyita Argentina", ad undici ha tenuto uno spettacolo di canzonette al Teatro Apolo, a quattordici è l'interprete di un famoso film muto, "El festin de los Caranchos", a venti inizia la sua carriera di cantante mezzosoprano unendosi a quel gruppo di interpreti un po' mitiche che la storia del tango non può davvero dimenticare: Azucena Maizani, Rosita Quiroga, Mercedes Simone, Tita Merello, Sofia Bozàn, Libertad Lamarque.

Alla voce intensa e suggestiva Ada Falcòn aggiunge bellezza e qualità recitative che suscitano l'ammirazione degli impresari. Nel 1925, il 15 luglio, incide per la RCA Victor due tanghi, "Oro y seda" e "Pobre chica". L'orchestra è di Osvaldo Fresedo. E' il debutto. Subito dopo passa alla Odeon ed all'orchestra di Francisco Canaro. Sovente canta con Ignazio Corsini, quando è sola le piace che al pianoforte vi sia Enrique Delfino ed alla chitarra Manuel Parada. Molto amica di Carlitos Gardel e di Enrique Santos Discepolo, viene proiettata nel mondo del teatro, incide centinaia di dischi, diventa l'Emperatriz del Tango e sua madre che fino a questo punto ha pilotato la sua vita artistica, si rende conto improvvisamente che non conta più di una ciabatta.

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Ada si sente una diva di Hollywood, acquista un palazzetto a tre piani nella zona più aristocratica di Buenos Aires, ostenta pellicce, gioielli costosissimi, come un anello di brillanti donatole dal marajà di Kapurtala. Possiede una lunga decapotabile rossa che guida un autista in livrea. Ma spesso vuole rimanere sola anche al volante oltre che in una società che l'adora e la corteggia, invaghita di quest'artista così vanitosa, qualche volta anche eccentrica, non di rado arrogante. Verso la fine della carriera lavora per Radio El Mundo ma rifiuta la sala principale, sceglie una sala più piccola.

Sulla porta vuole una "F", così come sua madre aveva voluto tre "A", si chiamerà Sala Falcòn e non ci sarà il pubblico. La sua attività di cantante è frenetica, non riesce ad alternarla a quella cinematografica dove le proposte sono numerose. Soltanto nel 1934 deciderà di entrare nel cast di "Idolos de radio" assieme a Ignacio Corsini, Olinda Bozán, Dora David, Tita Merello. La regia è di Eduardo Morera ed il successo del film è clamoroso. Nel frattempo ha inciso centinaia di dischi e continua ad inciderne. Impossibile elencare tutti i tanghi che ha cantato, si possono ricordare "Caminito", "Mi noche triste","Cambalache", il vals "Corazon de oro" e un altro vals che le ha dedicato Francisco Canaro, " Yo non sé qué me han hecho tus ojos": in questo titolo c'è l'amore che il grande musicista ha avuto per Ada Falcón, ma un amore ben diverso da quello che la cantante ha avuto per lui, vero fino alla follia, sincero, esclusivo, insospettabilmente drammatico. La prima volta che si sono incontrati Ada aveva circa vent'anni, Francisco Canaro era prossimo ai quaranta ed aveva già sposato "la Francese".

Probabilmente Ada aveva ventiquattro anni quando ha cominciato a frequentare Francisco Canaro e la loro storia, tra il 1929 e il 1938, è stata felice. Ha cominciato a precipitare subito dopo, quando Ada gli ha chiesto di divorziare. Pare che il musicista fosse d'accordo ma ha voluto consultare il suo avvocato sull'argomento soldi. Cosa sarebbe stato di tutto il suo patrimonio? " E' semplice, metà a te e metà alla Francese". In quel momento Francisco Canaro ha capito che non si sarebbe mai separato. C'è stata un'altra scena che viene ricordata come un aneddoto, al quale si può credere o no.

L'orchestra sta facendo le prove, durante una pausa Ada è seduta sulle ginocchia di Canaro quando si spalanca la porta della sala. Entra "la Francese" infuriata, apre la borsetta, impugna una pistola e si avvicina alla coppia. Ada scappa di corsa e qualche giorno dopo manda a don Francisco una lettera:" Io non canterò più per te". Se non è una lettera d'addio (per il momento), è una lettera di dimissioni.

C'è una data, 28 settembre 1938. Ada si è resa conto che non potrà avere un futuro il suo legame con Canaro. Si chiude in se stessa, riduce la sua attività ed è ancora più eccentrica. Quando registra mette come condizione che l'orchestra non la deve vedere, canta nascosta da una tenda. A volte, per sottrarsi agli ammiratori che la assediano, esce di casa mascherata da vecchina, curva, con una parrucca di pochi capelli bianchi, un bastone.Nel 1942 incide gli ultimi due pezzi, entrambi di Francisco Canaro e di Ivo Pellay: il tango "Corazón encadenado" e il vals "Viviré con tu recuerdo" che forse non ha scelto a caso perchè subito dopo scompare. Ha 37 anni.

Francisco Canaro
Francisco Canaro

Francisco Canaro

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canzoni argentine
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Si rifugia assieme alla madre in un convento di Salsipuedes, in provincia di Cordoba, entra nella congregazione delle Terziarie Francescane.

Quando filtra questa notizia a Buenos Aires qualcuno ricorda che Ada Falcón è sempre stata molto religiosa, di averla vista spesso nella Chiesa di Nueva Pompeya, di averla persino sentita parlare con i ritratti dei santi appesi alle pareti e con la Madonna.Francisco Canaro nel libro autobiografico "Mis memorias" la ricorda così: "Ada Falcón è stata una delle più belle delle nostre giovani canzonettiste di prima fila, alla sua epoca. Padrona di una voce calda e ben timbrata e di eccezionali capacità interpretative, sentiva il tango e lo cantava con singolare intonazione e buon gusto, suscitando nel pubblico ammirazione e simpatia. Ancora giovane si è ritirata dalla vita artistica e si è rinchiusa in un convento spinta dalla sua devozione religiosa. Rinunciando per propria scelta alla vita mondana è stato detto che abbia obbedito al proposito di avvicinarsi a Dio. Ecco un prodigio della fede cristiana".

L'artista è morto nel 1964 a 76 anni. La sua eredità è stata divisa fra la moglie e la figlia nata dall'amore con una ragazza del coro di una delle tante riviste alle quali ha partecipato con la sua orchestra. Un giorno del 1982 due cineasti abbastanza famosi, Sergio Wolf e Lorenza Muñoz, sono andati a Salsipuedes ed hanno girato un documentario sulla vita di Ada Falcón nel convento. Non è stato mai trasmesso. Aveva fatto questa confessione:"Mi sono rinchiusa qua dentro perchè devo espiare un peccato". Un anno prima era mancata "Mamita" che si dice avesse lottato tanto per convincerla a tornare a Buenos Aires dove la casa era stata spogliata di ogni cosa dai ladri. Le avevano portato via tutti i dischi, tutte le fotografie, persino le lettere che in quindici anni le aveva scritto il cantante peruviano Josè Mojica che si era poi fatto frate francescano.

Sembra che Ada avesse tenuto anche un diario. Molti segreti della sua vita si sarebbero saputi se non fosse sparito. Rubato e venduto o rubato e gettato via? Il 4 gennaio del 2002 Ada Falcón è morta di cuore a 97 anni nel centro geriatrico di Molinari tenuto dalle Sorelle di San Camillo, a cinque chilometri da Cosquìn. I suoi resti sono poi stati portati a Buenos Aires nel Panteón della Chacarita. Da molto tempo era divenuta poverissima. Aveva accusato la Odeon di non aver voluto rieditare i suoi dischi ma la casa discografica era stata diffidata dal farlo.
"Non avete il mio permesso, se lo farete andrete all'inferno...".

( 2002)

 
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